giovedì 29 aprile 2010

Svampita è bello

Chi l'ha detto che è un difetto? Basta far scorrere nella mente anche solo le donne dello spettacolo ritenute svampite. Erano stupide? Non sono riuscite ad arrivare dove volevano? Dicevano banalità oppure cose semplicemente inusuali? Perché chi usa un punto di vista diverso, magari estemporaneo, deve essere per forza tacciato di "inferiorità"? Ma chi l'ha detto? Forse sono talmente consapevoli di sé, del proprio vissuto interiore, da non avere paura a giocare con se stesse. Seguono il flusso del loro pensiero senza preoccuparsi di sintonizzarsi per forza con il flusso del pensiero dominante. Questo straniamento è espressione genuina di ironia e autoironia. Forse sono troppo perse nel loro ampio vissuto interiore per cercare a tutti i costi un punto di incontro con gli altri. Questa chiusura può essere motivo di isolamento e di forte incomprensione da parte delle menti più omologate. Questo è il caro prezzo che loro pagano. Ma meno male che ci sono. Che esiste l'originalità autentica.
E' quello che ho pensato sentendo parlare male di Silvia dell'"Isola dei famosi", forse l'unica a non prendersi troppo sul serio lì. Ed è stata eliminata con un'icona delle svampite italiane, Sandra Milo. Sarebbe stupida lei? Altra cosa sono le finte svampite, tipo "La pupa e il secchione". Bisogna attingere da qualcosa di profondo per esserlo. In fondo a quelle, invece, non c'è nessun talento. E mi spiace per la Barale. Si vede che si vergogna. E mi spiace anche di avere citato il programma.

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